News Studentesche dall’Italia

STA ARRIVANDO RIOT VILLAGE


Si avvicina il campeggio studentesco Riot Village. Per la terza edizione consecutiva anche quest’anno gli studenti si incontreranno a fine luglio-inizio agosto nella splendida cornice del Salento per un campeggio di divertimento e impegno.

Dibattiti, cineforum, concerti, mare e tanto solo saranno gli ingredienti principali di una fantastica vacanza che vedrà insieme centinaia di studenti da tutta Italia Frassanito (otranto) in un campeggio a due passi dal mare.

Riot Village è un progetto degli studenti per gli studenti; per la nostra associazione, un momento come quello estivo deve necessariamente essere formativo, elaborativo e costruttivo. Riot Village, così com’è stata, sarà la “città dei ribelli” , che giorno dopo giorno si impegnano per costruire un altro mondo possibile partendo dalle proprie scuole ed università. Riflessioni, Idee, Opposizioni e Trasformazioni sono gli assunti da cui partiamo per strutturare una proposta complessiva di società che sia alternativo alla società delle guerre e delle ingiustizie.

Come sindacato studentesco, siamo fermamente convinti che gli studenti a più di 40 anni dal ’68, debbano riappropriarsi di spazi di discussione e di confronto, in cui maturare istanze per la crescita collettiva, siamo a tal fine altresì convinti, che Riot Village possa essere uno spazio valido per questo fine.

Riot Village 2008 sarà un laboratorio di idee e proposte a cielo aperto, una città dei giovani che attraverso tutte le attività che si volgeranno cercheranno di costruire e di praticare una idea di società alternativa a quella attuale esclusivamente regolata dalle leggi del profitto.

Le attività di Riot saranno politiche, artistiche ludico-ricreative e culturali; il programma sarà molto intenso, ma ben strutturato e le iniziative saranno programmate in modo da garantire tutti i giorni la possibilità di scegliere tra una gamma differenziata di attività.

PER FINE LUGLIO NON PRENDETE IMPEGNI: VENITE A RIOT VILLAGE A FRASSANITO (OTRANTO).

A breve tutte le info su www.riotvillage.it

A SCUOLA DI RELIGIONE? NO GRAZIE

Di Esecutivo nazionale [Uds Nazionale]
29-04-2009, 14:06

“Nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione deve avere la stessa dignità delle altre materie”.”l’ora di religione ha una valenza educativa maggiore di altre discipline”. Son queste le parole con cui il ministro Gelmini è intervenuta al meeting degli insegnanti di religione cattolica promossa dalla CEI. Riteniamo tali dichiarazioni, e le successive del Papa di simile tenore, allarmanti e preoccupanti. Viviamo in uno Stato laico ed anche le scuole pubbliche devono essere tali. Non si può equiparare l’ora di religione, facoltativa e insegnata da docenti non selezionati come gli altri ma assunti su indicazione della Chiesa, alle altre materie. In tal modo viene meno la laicità della scuola e si penalizzano gli studenti non frequentanti e che, spesso, non hanno attività alternative da seguire. Già in passato il ministro Fioroni provò ad assegnare i crediti scolasti ai frequentanti dell’ora di religione, ma con un ricorso al TAR (dove l’UdS fu l’associazione studentesca che partecipò) l’ordinanza fu bloccata. Ora ci riprova la Gelmini, non contenta di aver garantito alla CEI, appena qualche giorno fa, la restituzione dei tagli alle scuole paritarie effettuati con la finanziaria.

Tutto ciò sembra ben lontano dallo scenario europeo: in Germania, ad esempio, in quasi tutti i land ogni studente può decidere quale corso di religione seguire (cattolica, ebraica, musulmana) e di recente a Berlino è stata introdotta come obbligatoria la sola ora di etica e rese facoltative le ore di religione (scelta approvata dalla maggioranza dei berlinesi che hanno bocciato il recente referendum che voleva abolire la riforma).

Da noi, invece, ancora si fa fatica a capire che la religione va sì studiata e approfondita ma con ottica laica e con sguardo ampio, non rivolto solo alla religione cattolica. Sarà un’innovazione difficile da introdurre, ma se l’Italia vuole formare cittadini europei in grado di capire e agire nelle le dinamiche del mondo odierno non può che seguire questa strada.

Sessualità: Questo spazio è dedicato al Sesso! Ovviamente non ci troverete nè il kamasutra (ma ci stiamo attrezzando) nè tantomeno immagini porno. Questa sezione è dedicata alle nostre campagne di educazione sessuale e alle campagne contro le discriminazioni degli studenti omosessuali, lesbiche, bisex e transessuali.

Duro atto di censura al Beccaria di Milano … Continua la repressione delle idee

Di Esecutivo nazionale [Uds Nazionale]
09-04-2009, 16:13

link:

http://www.unionedeglistudenti.it/modules/scuola/article.php?articleID=274

“La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale”.

Art 4 Statuto delle studentesse e degli studenti.

Al Liceo Beccaria di Milano, il giornalino l’«Urlo» è la testata di tutta la scuola. L’altro giorno, provocatoriamente gli studenti presentavano sulla prima pagina una vignetta che raffigurava Papa Benedetto XVI con un preservativo in testa e la scritta: «Finalmente ho capito a cosa serve». Una chiara provocazione per aprire un dibattito su una questione, quella della libera sessualità che in questo Paese vive oggi un attacco bigotto e retrogrado da parte del Vaticano. Le ultime dichiarazioni del Papa, durante il suo viaggio in Africa, definivano come aggravante per le epidemie l’utilizzo del preservativo invitando i “fedeli” alla castità come mezzo unico di protezione. Queste dichiarazioni hanno provocato risposta da tutta la comunità internazionale, che, laicamente, hanno ribadito che il contraccettivo è uno strumento di protezione dalle malattie sessuali, in principal modo dall’Aids che ogni anno provoca migliaia di vittime in tutto il mondo, specialmente in Africa. Il diritto ad esprimere, ad informare, a dibattere è un diritto sancito dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e per questo gli student* del Liceo Beccaria avevano tutto il diritto di provocare un dibattito che invece è stato censurato dalla Preside con tanto di strappo di tutte le prime pagine. Un atto di repressione che non può che lasciare indignati tutti gli student* di Milano e del Paese. Esprimiamo solidarietà agli student* del Liceo Beccaria e a tutta la redazione dell’”Urlo”.

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